Ciao! Sono Samantha Capuzzo e nel 2019 ho creato un progetto chiamato Magna Padova tramite cui racconto locali di Padova e provincia.
Ma facciamo un passo indietro, così provo a raccontarti com’è cominciata quest’avventura e, soprattutto, chi sono, visto che credo tu sia qui proprio per questo.
Chi è Samantha Capuzzo
Se penso alla Samantha bambina, cresciuta nella provincia di Padova (precisamente a Due Carrare), mi vengono in mente tanti giochi, Candy Candy, le Spice Girls, le sagre, le domeniche a pranzo dai parenti, i picnic sui Colli Euganei. E tanti diari, avevo sempre tante idee per la testa, scrivevo tantissime riflessioni e brevi racconti. Se penso alla Samantha adolescente penso automaticamente alla pizza, al “paninaro onto”, all’iPod e ai concerti, a Britney Spears ma anche alla musica che erroneamente chiamiamo “indie”, a MySpace e MSN, ai vestiti neri e ai gruppi “emo”, agli MTV Music Awards. Al posto dei diari, avevo un PC davanti al quale trascorrevo praticamente tutta la mia giornata – e, quando è arrivato, lo smartphone, ovviamente.

Ho frequentato un istituto tecnico commerciale a indirizzo “ragioneria programmatore” proprio per questa mia passione per le tecnologie, anche se non ero davvero brava a programmare e, di certo, sognando il mio futuro non vedevo nessuna targhetta con scritto “Samantha Capuzzo – ragioniera”. Non riuscivo a capire quale potesse essere la mia strada. Alla domanda “cosa vuoi diventare da grande?” non riuscivo a rispondere, perché nessun lavoro mi suscitava un vero interesse, anche se io di passione ne avevo – e ne ho tutt’ora – da vendere. Mi appassionavano la musica, il cinema, e per sfogare queste mie passioni passavo le ore sui forum online. Ero talmente presente e attiva che mi hanno proposto di diventare moderatrice, prima di qualche sezione e poi globale, di un forum/sito che sfiorava il milione di visite al mese.
Finiti gli studi ho iniziato con piccoli lavoretti, come la promoter nei centri commerciali durante il weekend. Il lavoro in sé non mi piaceva – a chi piace rompere le scatole alle persone tentando di vendergli qualcosa che non gli interessa? – ma mi affascinava il mondo del marketing e ho continuato a tenermi quel lavoretto per lungo tempo. Nel frattempo ho trovato altri lavori, nessuno dei quali mi ha appassionata a tal punto da pensare di continuare per tutta la vita. A un certo punto però, avendo capito della mia passione per il marketing, ho partecipato a un corso di web design. Non è la mia nemmeno sviluppare siti web ma mi è comunque servito per avere delle basi e per capire, ancora di più, dove avrei voluto arrivare.
Il trasferimento dalla provincia a Padova
Più o meno nello stesso periodo, nel 2014, mi sono trasferita da Due Carrare a Padova. Passare dalla provincia veneta alla città per me è stato un punto di svolta per tanti motivi. Prima di tutto perché sono andata a convivere, in secondo luogo perché la città mi stimola tantissimo e, proprio in quel periodo, iniziavano a comparire le prime app di delivery (PizzaBo nel cuore). Nel frattempo era un po’ che avevo iniziato ad appassionarmi alla cucina asiatica (che non vuol dire solo sushi) ma anche a riscoprire i piatti della tradizione italiana e veneta.
Abitando a Padova e potendo utilizzare queste app, ho iniziato a conoscere locali che non avrei mai scoperto e, presa dalla curiosità di provarli, ho iniziato a collezionare i menù dei locali come se fossero figurine. Non ordinavo infatti per fame (o meglio, non solo!), ma proprio per conoscere nuovi locali, nuovi gusti, nuovi piatti. E nuove pizze napoletane contemporanee, credo le mie preferite in assoluto.
Amici e conoscenti si rendevano conto che la mia era una vera e propria passione.
Nel 2018 sono successi vari episodi che mi hanno portata a pensare: “ma io, che cosa voglio fare davvero nella mia vita?”. È stato lì che ho deciso di iniziare a lavorare a un progetto personale, qualcosa che avrei potuto portare avanti sia per passione sia, eventualmente, per lavoro. Ho deciso di prendere in mano la mia vita. Come ancora non lo sapevo, ma ero decisa a farlo concretamente.
Quando mi sono confrontata con amici e conoscenti per capire su cosa potessi concentrarmi, per loro è stato facile aiutarmi. Tutti, dal primo all’ultimo, mi hanno spronata fin da subito a iniziare a parlare di locali, perché “quando parli di un locale ci fai venire voglia di provarlo subito” e “ci fai sempre scoprire locali che non avremmo mai conosciuto senza di te”. Inoltre sono una persona genuina, trasparente ed entusiasta, qualità che tentavo di esaltare durante i colloqui in aziende e agenzie per il lavoro ma che nessuno è mai riuscito ad apprezzare davvero. Anche per questo ho capito che l’unica persona che può realmente capire come sfruttare queste qualità sono io.
La nascita di Magna Padova
È nato così Magna Padova – del nome sono particolarmente orgogliosa, è nato con un brainstorming il primo gennaio 2019. Ho iniziato questo progetto raccontando delle mie scoperte culinarie in una città che ancora non conoscevo bene, con l’entusiasmo che mi contraddistingue.
Inizialmente ho aperto questo blog e un profilo Instagram, due canali molto diversi ma complementari tra loro. Da lì ho cominciato a pubblicare qualche articolo nel blog e qualche post su Instagram per produrre una guida di locali di Padova e provincia. Ho aperto da poco anche Tik Tok, vedremo come andrà. Appena ho capito che poteva funzionare, ho frequentato alcuni corsi di marketing e digital marketing, gratuiti e a pagamento, online e in presenza. Ho iniziato a seguire varie persone che lavorano in questi settori – tra cui Federica Mutti che con i suoi video su YouTube mi ha trasmesso tantissimo, anche tanto coraggio e la forza di non mollare. Una cosa che ho imparato è che la vera scuola inizia quando la scuola dell’obbligo la finisci, solo che devi arrangiarti tu.
Ad oggi, Magna Padova è ufficialmente il mio lavoro principale – non il mio unico lavoro. Ho aperto partita IVA nel 2022, per potermici dedicare al 100%. Iniziavano ad arrivare infatti moltissime richieste di collaborazione e ho capito che posso farcela, per davvero.