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Gita a Pellestrina da Chioggia – Padova

Gita a Pellestrina da Chioggia – Padova

Ho raccolto in questo articolo alcune informazioni su come arrivare a Pellestrina da Chioggia e qualche altro consiglio utile per organizzare una gita fuori porta in quest’isola della laguna di Venezia.

Adoro viaggiare da sempre ma, se per qualcuno viaggiare vuol dire prendere l’aereo, per me significa soprattutto scoprire i luoghi che spesso sottovalutiamo nei dintorni di Padova. Non fraintendere, adoro prendere l’aereo e andare alla scoperta del mondo. Sono però convinta che ci siano moltissimi posti davanti ai nostri occhi che non prendiamo nemmeno in considerazione. Un esempio recente è stato proprio Pellestrina, una delle isole della laguna di Venezia. Raggiungibile in un’ora circa da Padova, non ci ero mai stata nella mia vita.

Come arrivare a Pellestrina

Pellestrina si può raggiungere principalmente in due modi: da Venezia o da Chioggia. Da Venezia è un po’ più complesso, è necessario passare per il Lido in vaporetto e prendere l’autobus (linea 11) che poi viene traghettato con il ferry boat fino all’imbarcadero di Pellestrina Santa Maria del Mare, all’estremità settentrionale. Da Chioggia è molto più comodo per chi arriva da Padova. Potendo arrivare a Chioggia in macchina, basterà parcheggiare lì e poi dirigersi a piedi verso la fermata del vaporetto. Consiglio di parcheggiare in zona stadio, è dall’altra parte di Chioggia ma è molto più probabile trovare posto, inoltre in questo modo potrai passeggiare per tutta “Ciòsa”, che è piccolina. In circa 20 minuti la percorrerai tutta e arriverai alla fermata del vaporetto, a due passi dalla Piazzetta Vigo.

Per prendere il vaporetto serve, ovviamente, un biglietto. Il prezzo per chi non ha la Carta Venezia è piuttosto alto, ad oggi sono €7,50 per singola corsa – sì, anche per una sola fermata. Se sai già di essere di passaggio e di non tornare mai più per i prossimi anni mi sa che è l’unica alternativa, mentre se ogni tanto ti capita di andare a Venezia ti consiglio di acquistare la Carta Venezia. Anche questa non è economica ma dura 5 anni e ti permette di spendere €1,50 per un biglietto. Il costo per la tessera è di €40,00 per i residenti veneti, €100,00 per i residenti fuori regione. In ogni caso, per informazioni complete e aggiornate, ti consiglio di consultare il sito dell’ACTV, cercando le info per il “city pass Venezia Unica”. Controlla anche se magari hai diritto a qualche sconto particolare.

Puoi acquistare i biglietti anche tramite l’app AVM Venezia – cliccando su “trasporto” e successivamente “vai alla biglietteria”. Da qui potrai prendere i biglietti con la Carta Venezia, se ce l’hai, tramite “acquista titoli con tessera” oppure senza tessera cliccando su “navigazione”). Ricordati sempre di attivare il biglietto una volta acquistato. In qualche fermata, quelle più frequentate, sarà necessario convalidare il biglietto esibendo il qr code tramite smartphone.

Consiglio: se bazzichi spesso per le isole di Venezia e sei un minimo smart, scarica l’app CheBateo? per cercare gli orari dei vaporetti. Scegliendo la fermata più vicina a te, vedrai tutte le linee che passano e a che ora. Comodissimo!

Chioggia – Pellestrina

Una volta preso il vaporetto – o battello, viene chiamato in entrambi i modi (linea 11) – arriverai a Pellestrina cimitero. Solitamente passa un vaporetto ogni mezz’ora oppure ogni ora, a seconda dei giorni e delle fasce orarie. Il percorso dura 25 minuti e durante il tragitto passerai di fianco al Mose, a Ca’ Roman e ai Murazzi. Il Mose non credo abbia bisogno di presentazioni. Pochi minuti dopo passerai di fianco all’Oasi e Riserva naturale di Ca’ Roman, in cui abitano circa 190 specie d’uccelli. Ca’ Roman è posizionata in mezzo a una delle più importanti rotte migratorie d’Italia, per cui moltissimi stormi fanno tappa lì in primavera e in autunno. La Lipu organizza visite guidate ma questo ambiente dunale, uno dei più integri dell’Adriatico, è accessibile tutto l’anno.

Ca’ Roman è collegata a Pellestrina dai Murazzi, una diga di difesa lunga quasi 2 km che separa la laguna di Venezia dal mare Adriatico. Costruita ancora ai tempi della Repubblica di Venezia più di due secoli fa, si può percorrere a piedi o in bici.

pellestrina-da-chioggia

Superati i Murazzi si arriva finalmente a Pellestrina, una strisciolina di terra molto stretta – a tratti anche solo 23 metri! – e lunga all’incirca 11 km. Alcuni residenti girano con le auto ma io consiglio di noleggiare la bici e girare un po’ l’isola – consiglio di prenotarle in anticipo, altrimenti rischi di non trovarne di disponibili. Al momento ho visitato solo la parte meridionale dell’isola, quindi le mie impressioni riflettono solo questa parte, ma non appena avrò l’occasione di visitarla tutta aggiornerò l’articolo.

Cosa mangiare a Pellestrina

Lo scopo della mia visita era un pranzo di pesce. Prenotando il giorno prima abbiamo trovato molti dei locali già al completo ma fortunatamente siamo riuscite a trovare posto all’Osteria Il Campiello, dove abbiamo mangiato un buonissimo pasticcio di pesce. Ho scoperto che è una specialità della zona e che lo preparano con le linguine al posto delle lasagne. Il risultato è una pasta pasticciata con crostacei davvero gustosa.

pasticcio-di-pesce-pellestrina

Il locale dispone di alcuni tavolini esterni. Essendo ancora primavera non mi sono fidata a prenotare un tavolo fuori, così abbiamo pranzato all’interno, nella sala superiore. Il piano terra è molto rustico, mentre il primo piano è curato e pressoché moderno, adatto a ogni occasione.

Chi non bazzica spesso in laguna, noterà subito che all’interno del cestino del pane è presente anche del pane biscotto dalla forma a bracciale un po’ schiacciato. Sono i bossolà, tipici delle isole di Venezia ma che si trovano anche in zone limitrofe. Anche a Padova li rivende qualche supermercato o qualche bottega del pane.

Oltre al pasticcio di pesce abbiamo ordinato anche un antipasto misto di pesce cotto, davvero buono e piuttosto abbondante.

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Dopo pranzo abbiamo girato un po’ per l’isola, scoprendo che uno dei locali più consigliati, da Celeste, ha dei tavoli che danno proprio sulla laguna. Chissà perché quando abbiamo chiamato per prenotare il giorno prima era tutto pieno.

Le case sono colorate e ben curate, ricordano l’isola di Burano. Il mio consiglio è quello di passeggiare tra le vie facendo caso ai dettagli, ai colori, agli odori.

Chissà che bello dev’essere al tramonto, con un bicchiere di vino e qualche cicchetto, la compagnia degli amici. Ci si vede presto, Pellestrina!

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