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Locali con cucina veneta a Padova centro e dintorni

Locali con cucina veneta a Padova centro e dintorni

Dai turisti ai local, tutti amano assaporare piatti tradizionali della cucina veneta quando sono a Padova.

Dal 2021, Padova è entrata ufficialmente a far parte del patrimonio mondiale UNESCO grazie ai siti Urbs Picta e ci stiamo abituando un po’ alla volta ad accogliere turisti da tutto il mondo. In realtà li accogliamo da sempre, soprattutto grazie alla famosissima Basilica del Santo e agli studenti, erasmus e non, che ogni anno scelgono di studiare a Padova, ma la città in sé è spesso sottovalutata e di sicuro i turisti stanno aumentando sempre di più.

Spesso chi visita Padova passa per una toccata e fuga, senza soggiornare, o per sfruttarla come luogo di appoggio per visitare Venezia. La maggior parte delle volte, chi apre gli occhi per guardare oltre ai luoghi più conosciuti si stupisce di quanto la città di Padova offra sia per cultura sia per enogastronomia.

Locali con cucina veneta in centro a Padova

I locali che propongono cucina veneta a Padova, quindi, tendono a scarseggiare perché turisti e padovani non si rendono conto di avere un grandissimo potenziale e, di conseguenza, non lo sfruttano. Ci troviamo quindi ad avere moltissimi locali, anche di qualità, indirizzati però al padovano medio che cerca una cucina classica ma moderna, tralasciando quindi piatti più tradizionali che attirerebbero sicuramente di più i turisti. Il lato positivo è sicuramente la quasi totale assenza di trappole per turisti – e speriamo la situazione rimanga tale.

Grazie alla mia passione per la scoperta dei locali e del mio progetto Magna Padova con cui mi piace raccontarli, sono riuscita comunque a trovare qualche locale che propone cucina veneta, sia in centro a Padova sia fuori. Eccone alcuni che ritengo validi e che ho provato personalmente almeno una volta.

Osteria Dal Capo

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In centro a Padova, a due passi dal Duomo, si trova l’Osteria Dal Capo, una piccola osteria che d’estate ha posto a sedere anche all’esterno, sui sampietrini della stretta strada chiusa con vista Duomo.

In questo locale elegante al punto giusto si trovano nel menù molti piatti sia di carne sia di pesce come il baccalà mantecato, pietanza amata non solo dai padovani ma da tutti i veneti, o la trippa “alla vecchia maniera”, o ancora il famoso fegato alla veneziana. Tutti piatti che nelle case delle nonne venete erano un classico della domenica. Preparano anche l’insalata di gallina padovana, un piatto molto gustoso che non si trova facilmente in giro.

L’Anfora

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Se all’eleganza preferisci l’autenticità, L’Anfora potrebbe essere il posto giusto. Già dalla tarda mattinata, sui tavoli esterni del locale iniziano a comparire le famose “ombre”. Quella che i nostri nonni chiamavano “ombra de vin” è un piccolo calice di vino, o anche un semplice bicchiere di vino, magari accompagnato da qualche “spunciotto“, termine padovano che equivale al “cicchetto” veneziano.

All’interno de L’Anfora, infatti, oltre a poter ordinare classici piatti per pranzo e cena, sono esposti in vetrina anche alcuni piatti in versione mignon/assaggio, proprio per accompagnare le ombre. Alcuni esempi? Sarde in saor e polpette. Entrando all’interno del locale arredato in legno si notano subito le decine e decine di bottiglie di vino esposte, mentre il menù propone vari piatti, carne pesce e vegetariani – questi ultimi ben segnalati. L’Anfora è uno dei pochi locali a Padova in cui si trovano spaghetti alle vongole e soprattutto pasta e fagioli, piatto povero tipico della nostra regione.

A Banda del Buso e Osteria del Pesce

Da poco, A Banda del Buso ha ampliato i propri spazi acquisendo a due passi un altro locale che hanno chiamato Osteria del Pesce. Entrambi sono piccoli e accoglienti.

Nel menù di A Banda del Buso si trovano moltissimi piatti semplici e tradizionali preparati con cura, come ad esempio salame fresco scottato in padella con radicchio tardivo in saor e polenta, oppure il bollito misto con cren e salsa verde fatti in casa, praticamente i piatti preferiti dei miei genitori. Anche i dolci sono preparati in casa. Se non li hai mai provati consiglio di assaggiare gli zaeti, tipici biscotti secchi veneti preparati con farina di mais e uvetta. Il massimo sarebbe pucciarli nel vino, un po’ come i cantucci toscani con il vinsanto.

L’Osteria del Pesce propone il crudo di pesce, sempre diverso a seconda del pescato e della fantasia dello chef, ostriche, la classica frittura di pesce mista, un’interessantissima lasagna di baccalà alla vicentina che mi piacerebbe moltissimo assaggiare e moltissimo altro.

Bacaro Padovano

Il Bacaro Padovano è un locale accogliente e non molto grande, che però può trarre in inganno a causa del nome. Per “bacaro” di solito si intende una piccola osteria dove si bevono ombre e si mangiano cicchetti, quindi un locale pensato per aperitivo o pasto veloce, mentre il Bacaro Padovano è a tutti gli effetti un ristorante.

Nel menù, in ogni caso, si trovano molti piatti che si trovano spesso in versione cicchetto/spunciotto, come le sarde in saor, il baccalà mantecato o le seppie in tòcio con la polenta. Uno dei primi piatti che non manca mai sono i bigoli in salsa: un formato di pasta lungo e spesso, che per chi non li conoscesse assomigliano ai pici toscani, con salsa di acciughe e cipolle, un pasto gustoso e molto saporito. A me ad esempio non fa impazzire proprio per via della sua altissima sapidità ma in veneto è un piatto richiestissimo e da sempre molto apprezzato.

Osteria Nane della Giulia

Non potevo non nominare il locale più antico della storia di Padova, l’Osteria Nane della Giulia, in attività circa dal 1870. Conosciuto da tutti i padovani, forse è anche il più conosciuto dai turisti proprio grazie al suo primato. Arredi in legno, tovagliette di carta e bassa illuminazione rendono l’atmosfera molto suggestiva – e rende anche difficile fotografare i piatti, motivo in più per godersi il pranzo o la cena senza smartphone.

Qui potrai trovare “musso e poenta“, ovvero spezzatino di asino con la polenta, bigoli con vari condimenti e molti altri piatti tradizionali.

Al Peronio

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Con un piccolo dehor in Piazza della Frutta, il ristorante Al Peronio è perfetto per i gruppi in cui c’è chi preferisce piatti classici e chi invece la pizza. Il menù infatti propone entrambi. La pizza è la classica che si trova al nord Italia, quindi piuttosto sottile – non battuta – ma comunque molto buona. Premetto che è sottile e buona perché non sono un’amante della pizza del nord Italia, preferisco la napoletana in tutte le sue varianti, ma questa mi è piaciuta. I veneti in generale hanno imparato da poco a preparare un buon impasto per la pizza.

Tra i classici della cucina veneta troviamo i bigoli al ragù d’anatra, un piatto presente in quasi tutte le sagre di paese padovane, tagliere misto con salumi e formaggi e zuppe stagionali sempre diverse. Sono presenti anche altri piatti meno tradizionali, più moderni ma sempre molto buoni.

Ai Scarponi

E a proposito di moderno, Ai Scarponi lo consiglio a chi vuole assaggiare piatti sì tradizionali ma rivisitati in chiave moderna. Si trova in centro ma vicino all’ospedale.

Una delle loro proposte per l’antipasto sono i vari “spuncioti”, piccoli assaggi di cucina tradizionale con un pizzico di originalità. Sono sempre diversi ma ricordo in particolare un crostino con baccalà mantecato e fragola, mangiato ormai anni fa, un accostamento che non ti aspetti ma che poi ti fa voglia di tornare a vedere cos’hanno da proporre.

Anche il resto del menù cambia spesso e non ci sono piatti che rimangono troppo tempo, soprattutto per seguire la stagionalità dei prodotti. Una cosa che ho molto apprezzato sono le varie opzioni vegetariane segnalate in menù, mai banali e che stupiscono sempre.

L’Officina al Bersagliere

La storica trattoria Al Bersagliere, a due passi da Prato della Valle, è diventata ora L’Officina al Bersagliere dopo un recente cambio gestione.

Il locale ha mantenuto alcuni piatti tipici ma la nuova gestione ha voluto dare un tocco moderno al menù, proponendo quindi anche piatti più moderni e rivisitati. La loro specialità sono gli spaghettoni ai ricci di mare freschi ma non mancano i classici come ad esempio i bigoli con ragù di corte, una specialità padovana preparata con carni che si trovano solitamente nelle corti di famiglia: gallina, anatra e faraona, a volte anche coniglio. Durante le belle giornate ci si può godere anche il dehor esterno, molto tranquillo essendo zona pedonale.

Locali con cucina veneta fuori dal centro

Orazio 1957

In zona Brusegana, oltre l’aeroporto civile si trova Orazio, locale che oltre a proporre vari piatti della cucina veneta e di Padova è famoso per il baccalà. Lo preparano addirittura in sette modi diversi e tra questi propongono anche una tipica ricetta padovana, ovvero il baccalà in umido con cannella e chiodi di garofano. Un altro piatto particolare e che non si trova spesso sono le schie fritte, ovvero gamberetti tipici della laguna veneta che vengono solitamente accompagnati dalla polenta morbida. Non mancano i piatti di carne, come ad esempio lo spezzatino di musso, – ovvero di asino – anche questo piatto tipico della cucina veneta e padovana, o i bigoli al ragù di cinghiale dei Colli Euganei.

Tra i dolci proposti da Orazio c’è anche la pazientina, un dolce che di solito si trova solo in alcune pasticcerie padovane – non in tutte! – perché si dice sia molto difficile da preparare. Dolce tipicamente padovano, la pazientina è una torta a strati preparata con polentina di Cittadella, simile al pan di Spagna, biscotto bresciano, crema allo zabaione, granelle di mandorle e delicate e sottili sfoglie di cioccolato. Non è un dolce molto adatto ai bambini, l’alcol di solito è abbastanza forte. Se non l’hai mai assaggiata, ti consiglio di farlo – si trova anche alla pasticceria Breda in centro, alla pasticceria Estense zona Forcellini, alla pasticceria Lilium vicino al Santo e alla pasticceria Ballico vicino Prato della Valle. Sicuramente ci sono altri posti che la propongono ma al momento mi vengono in mente questi.

Orazio, da qualche anno, propone anche la pizza a cena ma soprattutto la polentizza, di loro invenzione, ovvero una pizza in teglia preparata (anche) con farina di mais, che risulta alta, croccante e ripiena nel mezzo, un po’ come un panino. Ho assaggiato anche quella ed è davvero gustosa, sicuramente da provare.

Trattoria Dalla Mora “Ciavarina”

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Questa trattoria, da cui si accede percorrendo il lungargine dello Scaricatore, dà sicuramente il meglio in estate, quando è possibile prenotare i tavoli esterni riparati dall’ombra del pergolato di viti, potendo pranzare o cenare con un’atmosfera davvero bellissima. La trattoria Dalla Mora “Ciavarina” ha più di cent’anni, è aperta infatti dal 1915 ed è sempre stata gestita dalle donne della famiglia Schiavon, a partire dalla “mora”. La sua famiglia commerciava in cavalli ed equini, la specialità del locale è da sempre infatti proprio la carne di cavallo.

Essendo nata e cresciuta tra Padova e la sua provincia, fino a qualche tempo fa pensavo che la carne di cavallo fosse un piatto comune in tutte le cucine, scoprendo solo viaggiando e parlando con persone di altre città che in realtà non lo è affatto. La carne di cavallo infatti è una specialità padovana, come ad esempio i famosissimi sfilacci di cavallo, che si trovano anche nel menù del locale, accompagnati dall’immancabile polenta. Anche i bigoli o gli gnocchi si possono ordinare con ragù di carne di cavallo, mentre tra i secondi si trovano la straecca, una sottile fetta di carne ricavata dal diaframma del cavallo, o la costata di puledro. Non mancano comunque anche altri piatti tradizionali della cucina veneta di Padova e veneta se non gradite o non volete la carne di cavallo.

Al Cancelletto

Alle porte della zona industriale, il ristorante Al Cancelletto propone molti piatti della tradizione veneta e padovana con particolare attenzione alla cucina della corte, ovvero piatti preparati con animali del cortile e prodotti agresti. Tra le loro proposte troviamo ad esempio coniglio al forno e galletto ai ferri. L’ambiente è semplice, classico e accogliente. È molto comodo per chi cerca cucina veneta a Padova in zona industriale.

Trattoria da Pippo

Vicino all’ospedale, in via Gattamelata, c’è una trattoria casereccia molto conosciuta tra gli operai della zona che pranzano fuori ogni giorno. È la Trattoria da Pippo, che offre anche pranzi a menù fisso. Il locale è molto piccolo, rustico, con pochi tavoli ed è piuttosto economico ma è sempre pieno perché il rapporto qualità-prezzo è molto buono. Sono sincera, non amo i locali economici solitamente in quanto spesso la qualità degli ingredienti e quindi del prodotto non è il massimo, preferisco sempre spendere qualcosa in più e mangiare bene. Qui devo dire che non ho mai percepito una bassa qualità e ho deciso quindi di inserirlo tra i miei consigli.

Fino a poco tempo fa avevano l’usanza di proporre pesce il venerdì, dovrei tornare per verificare se la tradizione continua anche ora.

Lia Bar

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Fuori dal centro, in zona Forcellini, c’è un bar che non è un semplice bar, è una chicca che merita una visita. Il Lia Bar è famoso per le loro polpette di carne che ricordano moltissimo l’infanzia di molti padovani. Ogni giorno ne preparano in quantità ma a una certa ora non se ne trovano più. Essendo appunto un bar e non un ristorante, per di più a conduzione familiare, i piatti offerti non sono mai molti ma sono sempre molto tradizionali, come ad esempio lasagne al ragù – o, come piace chiamarlo a noi, “pasticcio di carne”.

Non mancano, oltre alle polpette, molti altri spunciotti sia di carne sia di pesce. Il venerdì preparano i folpetti, anche questi molto presenti nella cucina padovana. Addirittura, a Noventa Padovana in provincia di Padova, ogni anno da centinaia di anni festeggiamo la Fiera del Folpo.

2 commenti

Anche io spero che Padova venga conosciuta sempre più e non sia “” la sosta” per Venezia, è una città storicamente importante. Non conosco proprio il bar da Lia , voglio andarci. Un saluto, grazie. Serena

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